Sei nata donna di mare
nel vento di bonaccia
con la salsedine nei capelli
e nel cuore un uragano
Hai attraversato il tempo
lasciando alle tue spalle
gocce di memoria… poi
silenziosamente
sei svanita…
Tra queste mani scorrono
ora rivoli di dolore
e lacrime di sale
e non c’è acqua che possa
mondare le mie nocche…
Non mi resta che stringere
i fili del ricordo
in una matassa stretta
e pensarti lì
nei campi elisi
a giocare con gli angeli
a rimpiattino
(a mia madre)