litigavo con la Morte, oggi. le chiedevo il senso
di questo sbattimento per arrivare a fine mese
o alla terza settimana, visti i tempi. e poi perché
con tutto questo spazio nell’universo ci si affollava
in un unico gramo buchetto nero che ciascuno poteva possedere
il proprio senza dover sopportare l’altrui villania.
sogghignava la scellerata canticchiando:
“ Non ti scordar di me la vita mia legata è a te
c’è sempre un nido nel mio cuor per te ”
12 agosto 2012
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quando vedi quei tamarri nelle loro macchinine con l'audio a tutto volume e masticano e sputano cicche e bestemmiano e sono quasi sempre dei ciccioni con facce da mafiosi e barbe incolte pensi che non sono poi così diversi da quegli antichi romani che rumoreggiavano nelle taverne e palpavano il culo alle locandiere.