Ombre, uomini come ombre al centro del mondo,
nelle officine, nella gola della terra, ingoiati.
Ombre, proiettate dalla luce di dentro,
su pelle, costole e respiri, affumicati, pesanti e grigi.
Ombre, si aggirano nella propria vita stagnante,
dipinte con vino, caffè, amore randagio, ciò che disseta e affoga.
Ombre spaccate, senza occhi, senza fratelli,
distanti centinaia di braccia dall'ombra affianco,
vivo o morto.
4 maggio 2015
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Ogni esperienza mi ha fornito strumenti per intendere me stesso e partorire moltitudini di perchè; nessuna di queste mi ha detto chi sono, solo il cambiamento, nella mia complessa fisiologia.