Non poter far nulla (o poco) per disarmare il mondo, aggiunge dentro un brutale senso di dolore.
Le smanie di possesso, limes, confini, strisce, desidero si traformino in linee immaginarie.
Mentre il mondo sta crollando sotto I nostri occhi, l'impotenza è smisurata.
È allora che tramuta la coscienza. È adesso che non voglio più piangere per un semplice latte versato, è domani che conto sull'unire come un verbo da ritrovare. È per sempre che vorrei ridisegnare i tratti di una umanità perduta.
9 maggio 2025
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Capita che in un giorno solo si debba trovare la faccia sia per un funerale che per un matrimonio.