E mi fermo
ad un passo dall’aurora
per sentirmi ancora
sotto il manto coprente
del cielo notturno,
tentando un digiuno di sogni
per ridurre il dolore,
perché il sognare innalza,
ma indebolisce il cuore
già graffiato dalle unghie
del reale
e resto sola a pensare,
sotto i resti della luna,
al modo per resistere
al richiamo
di un’istintiva passione,
che possiede l’anima,
rischiando, senza freni
la sua distruzione.
5 ottobre 2013
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