Essenza
In quell'essenza vi era tutta la tua passione,
fatta di nettari, calici e bollicine;
dove il tuo essere si faceva amare,
mentre sinuosa tra commensali danzavi.
Dispensavi consigli a palati sopraffini,
che dal tuo essere restavano ammaliati nel cuore,
rendendoti meriti non a tutti riconosciuti;
luce che guida nelle notti d'ignoranza.
Ma le sensazioni a volte bisogna ascoltarle;
proprio come in quell'ultimo istante
dell'ultimo giorno tu facesti;
salvando chi in te a posto i suoi sensi,
un attimo prima che tutto finisse.
Il ricordo resta nei cuori
di che ha saputo ascoltare la tua anima,
e vivrà nelle menti di chi ha accolto il tuo essere;
un ultimo calice alzato al cielo,
alla tua, ovunque tu sia.
A Mara Severin, vittima della solita superficialità italiana.