Troppe son state le notti in cui
da estranei, ci siamo appartenuti.
Abbracciati, scaldati.
Fragilità ed egoismo
come collanti della nostra natura.
Amarti per amarmi.
Amarmi, e per questo, non amarti.
Sorriderti per perderti,
con dolcezza, lentamente.
Eutanasia impunente
del mio esile respiro.
Eppure, ti amo.
Mentre selvaticamente
ti sopravvivo.
4 dicembre 2006
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La differenza che c'é tra me e te? Io sono anima, essenza pura, con un cuore che segna il tempo e morbida carne che armoniosamente adora il tutto. Tu? Sei una cosa. E non c'entra un cazzo che respiri.