Sono stanca del folle tramestio
di onde ai piedi del mondo.
Amo la spillatura feroce del vento
sui gialli calcagni delle foglie,
la cicatrice odorosa dei tini
scotti dal mosto. Io amo come si pigiano
d'improvviso le nubi in un'unica gola del cielo
facendola turgida mammella a cui sugge il temporale.
30 luglio 2011
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La poesia ha la stessa imperscrutabilità del futuro: non si possono prevedere le parole che verranno.