Sotto questo cielo
la mia casa è un respiro,
un filo di luce che oscilla
tra le nuvole disperse.
Il fruscio del vento
è un brusio di un canto antico,
che slega i miei pensieri
in flutti di silenzio.
Sfiora le mie guance
il gelo di cristalli di ghiaccio,
mentre il tempo si ferma
a guardarmi aspettare.
Arrossito dal freddo,
le cerco calore,
ma il cuore già brucia
di un fuoco segreto.
Aspetto, aspetto
che il giorno si svegli,
che il mondo sciolga il suo fiato.
Il primo bacio sarà
come neve che cade,
un bacio anelato,
infinito e mai sazio.
13 luglio 2025
Altri contenuti che potrebbero piacerti
Rintocco...
di Franco De Angelis
Mesto fù il ricordo
che mi dette il suono
della campana,
pochi rintocchi grevi
che mi(…)