Vedo sogni appesi come panni
sotto un sole del tutto impotente
che pare quasi balbettare
davanti a questa terra muta.
Forse i fiori sbocciano ancora
anche senza occhi che li possano guardare.
Forse il mare fa più rumore,
grida per farsi sentire da chi lo ama.
La primavera ha quasi vergogna di esistere.
In un tempo di silenzi prolungati
si raccoglie quanta più vita possibile
per conservarla nello scrigno dell'anima
mentre vorremmo che le ore fossero giorni
per dare inizio a una quiete assordante.
Roma, 26 Marzo 2020
10 aprile 2020
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Ciao Primavera,
Ben tornata, scusa un po’ il disordine che trovi fuori e dentro me. So che hai portato come sempre il tuo soffio di vita e di bellezza, da sentire sulla pelle e nei cuori di tutti gli uomini e di tutte le donne di buona volontà. Con il caffè ti offrirò fiducia e speranza in cambio dei colori che vorrai donarmi.