Fra le mani, il sereno
Aver pubblicato scritti che mi appartengono è stato un desiderio infinito. Il profumo della carta, il peso tra le dita un’emozione immensa.
Non immaginavo che potessero darmi gioia profonda, tale da soffocare il pianto. Racconti, antologie, vite che si intrecciano, alcune introspettive, altre inventate, ma tutte vissute nel mio sentire.
Rabbia profonda, uno sfogo, un lavacro dell’anima, che pian piano ha placato il tormento, facendomi scordare i giorni passati, coperti di sogni anche ad occhi aperti.
E ora, nel bianco di un foglio, vedo il sereno.