E l’Equatore chiede caffè occidentali.
Lei accende la sua sigaretta
e ascolta annoiata la vita.
Poi butta uno sguardo
E non si chiede il perché.
Esistenze come format,
capelli ricci occhiali neri.
La gioventù consuma sguardi
ritarda pensieri
Il mutuo del Futuro!
L’incoscienza del Passato!
E tavoli arroccati su pavimenti assolati,
i portacenere rimangono in silenzio
mentre le gambe si incamminano lontane.
Quando ascoltare le pulsioni di oggi?
Il barista palestrato porta via i suoi bicchieri.
Io il mio cuore stanco.
26 marzo 2008
Altri contenuti che potrebbero piacerti
Tra l'unghia e la carne
di Chiara Nigra
Sei tra l’unghia e la carne.
Molecola di vento ridente.
Sei un sapore morbido e sparso.
Un(…)