Gialli sommersi
Gialli irrisolti, gialli complicati
gialli nei misteri delle profondità
Riaprono fenditure in cornici spezzate
imbiancano presenze su tavole segnate.
Da un tracciato respirano, inseguono sospiri
dietro cieli ripetuti su soglie incerte
costruite su impronte sconosciute, svelano crepe
vernici scrostate, nelle pareti che tacciono
tra scricchiolii e mille quesiti. Sorgono spontaneamente
altri indizi, nella polvere che si solleva, in attesa
nei crepitii dei corridoi disabitati, tra ombre slacciate
che scivolano via dai telai, mutando la pista
modellata dal tornio che gira. Garbatamente leviga
i difetti li toglie, alle sue creazioni.
Sopravvivono a ciò che disfa le stagioni, agli attriti
delle albe interrotte, in un repertorio musicale.
Prova cantando, le sue sinfonie.
Una poesia che non chiede risposte. Si ascolta, soltanto.