Grazie dei complimenti
Vorrei un po' di apprezzamento
come io con te,
che non rompo per i punti che hai sul mento.
Gradirei un soprannome
e non fare piagnistei,
quindi parliamone più che altro, ok.
Chiamami per nome e dammi un soprannome.
Chiamami per nome che odio ogni cognome.
Non è cosa e non mi piace
che poi usi questa parola.
Dimmi cosa avrò sbagliato mai
se c'è l'hai così con la vita mia.
Se a giocare ho sbagliato turno
e magari per rispondere scrivo troppo
se mastico da schifo e ti faccio sbocco,
senti scusa ma sincero sei una noia.
Dammi un soprannome da amici,
stai allo scherzo e ridiamoci.
Voglio starci un po' sopra
quindi non avvelenarmi.
Facciamo siamo acqua torbida
poco chiari e pieni di zampilli,
dai che fa ridere fare a schizzi,
Sai non vorrei,
ho problemi con i miei.
Ho sfortuna e faccio disastri,
non riesco a scrivere nulla,
a stare con buona musica
ed ascoltare tu che mi parli così;
che dai non mi va
che proprio tu faccia così.
Te ne vai via a napoli
e mi cacci dai tuoi pensieri,
quelli buoni e mi butti in quelli perversi.
Quando qualcuno si nasconde,
c'è un pizzico d'odio.
Tu non lo fai,
ci vai di cucchiaio.
Già ho poca tranquillità,
nella testa non ho priorità,
perso tra i primi dell'anno
ora c'è febbraio che mi odia.
E torno cento volte indietro
a chiedermi se davvero,
questo io me lo merito,
anche da te.
Proveresti a non essere così freddo?
A non darmi della faccia di culo in modo così diretto.
Dai, vai a letto.