In segreto
spesso
prendevo
l'ascensore
per salire il patibolo
dissennato
dell'oblio
l'esistenza
dimenticavo
con parole
sonanti
soffocavo il silenzio
e le voci della notte
mi venivano in sogno:
Aiuto! Aiuto! Aiuto! grida ora
il marinaio
senza testa.
da: "Poesie di maggio" (canti anarchici, lampi di controcultura, visioni ermetiche), 2018.
11 agosto 2019
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