I diritti sono carote
I diritti sono carote arancioni,
dolci promesse di nutrimento,
premi che colorano il piatto
dell’esistenza civile.
I doveri sono bastoni levigati,
strumenti che guidano il passo,
a volte sostegno, a volte frusta,
dipende da come li afferri.
Gli obblighi, invece,
sono bastoni spogli,
senza radici di speranza,
senza il verde della ricompensa.
Camminiamo tra orti e selve,
cercando il giusto equilibrio
tra il morso della disciplina
e il gusto della libertà.
E forse, nel fondo,
non c’è giardino senza fatica,
né frutto senza terra,
né uomo senza scelta.