Roboanti pensieri,
come lancette,
segnano impietosi
lo scorrere
del tempo,
tumultuoso fiume
che tutto trascina
e poco riconsegna.
Tormentato da plumbei fragori,
sei indotto ad abbandonare riva.
Una mano, intanto,
con vigore s’allunga
per offrirti
di passare a guado.
Tu l’afferri,
cupido come recluso
che elemosini luce.
Si dura fatica a compiere
il cammino,
ma condividere il destino
è il primo passo
per uscir dal buio.
30 novembre 2014
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