Vola libero nel cielo
Il gabbiano solitario
Sorvola il mare blu
Alla ricerca di cibo.
Si riflette nell’acqua
Calma e trasparente
Dall’odore salmastro
Quando gioioso gioca
E si rinfresca il petto
Tra le onde spumose.
Serpeggia nel porto
Fra le vele variegate
E le prime lampare
Che allietano la sera.
Scompare nello scuro
Privo della sua ombra
Tra le stelle della notte
Per riapparire aitante
Nella tenera mattinata
E riprendere rafforzato
La scorta al navigatore
Nel nuovo dì che danza.
3 gennaio 2013
Altri contenuti che potrebbero piacerti
Pablo Neruda il mio Maestro! lo simo, ammiro la sua poesia, mi piacciono, è un grande, ma non lo imito per rimanere me stesso con uno stile personalissimo, da una idea una lirica.