Vento caldo
Di scirocco sei la brezza
O di fresca tramontana,
Del dolce vivere donami l’ebbrezza.
Io che amor non so donare,
Ma gote rosse, occhi blu
Di fanciulla intravidi il cor.
Ma ahimè, troppo sciupato
E malandato,
Da matrigna esistenza costernato,
Che non seppi riconoscere
Tra tanti,
Il mito dell’amor.
11 marzo 2025
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Stanco di correre io fui e allora capì che fermandomi, avrei risolto larga parte dei miei problemi.
Mi sedetti sul ciglio di un enorme precipizio e guardai tutto e tutti scorrere con fare indifferente, capendo che la vita è un lungo film e noi ne siamo i registi.