Venere si specchia all’orizzonte
come nel giorno natale, il nodo
degli eventi qui è sull’orlo
del quadrato, parla del tarlo
del passato, di questo chiodo
fisso, della spessa lente
che scruta l’universo. Il verso
musicale ha l’oscuro delle stelle
cadenti, delle epoche differenti
in ordine alfabetico nel catalogo
delle nostre menti, nel luogo
del primo bacio. Espedienti
per regredire nel tempo, spalle
alle genti nello spazio sommerso.
26 dicembre 2024
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