Con le foglie di platano che mi strusciano
fino agli stinchi vado bambino
incolume e contento per le biglie vinte.
Intorno piumini di scriccioli come me
volano da una fronda all'altra
di lecci di acacie di pini di rovi.
Saltando fossi guadando pozzanghere
tremando per terribili mostri in agguato
scruto così veloce ogni tana di fiera
che non so nemmeno che quella
è per me irripetibile gioia perfetta.
6 dicembre 2008
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Non sono mai stato: stupido, arrivista, maldicente e ruffiano. Ormai sono rassegnato ad apparire stravagante.