Bocca, sii cratere e fa della landa di pelle
che porta il suo nome una gola arrossita
in cui non si arrischiano i germogli
a mettere il pensiero.
Bocca, sii come i suoi pomeriggi di secche
saracinesche tirate sui campi a mo di ferrose dentiere,
di aiuole gialle che furono arcobaleni,
di cani e latrati che si scambiano il posto
e ancora non trovano pace.
18 agosto 2011
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