Metto una mano davanti agli occhi come fanno i bambini col "cucù". Allargo le dita e faccio entrare la luce, controllo se qualcuno mi vede.
Dipingo col caffè la controra estiva, mentre tutto scorre, mentre cerco il tasto play sulla lavatrice...
Cerco le coordinate, un avvicinamento, una scusa plausibile, un momento che mi proietti in questo presente per scoltare, mitigare, ritornare veramente.
9 giugno 2025
Altri contenuti che potrebbero piacerti
Capita che in un giorno solo si debba trovare la faccia sia per un funerale che per un matrimonio.