Il tempo che lascia spazio

I messaggi si guardano quando si ha tempo. Non bussano forte, non chiedono il permesso di entrare nei pensieri.
Sono presenze leggere, che non forzano nell’attesa né nel tempo che passa.
Voler parlare sempre è consumarsi piano, riempire ogni pausa per paura che diventi vuoto. Ma chi cerca davvero lascia spazio.
Lascia che l’altro, in quel momento preciso, decida se comunicare con un messaggio o con la voce.
Perché chi si sente libero parla nel modo che sente più suo.
Se tutto questo ci fa male, forse non è l’altro a mancare, ma qualcosa in noi che chiede ascolto prima di tutto.