Il treno giusto
Se si indugia, tutto si annoda. I sentieri si sciolgono nel forse dell’attimo e il treno esatto, quello che non ripassa svanisce tra i binari dell’attesa. Il tempo non si sospende. Si sfilaccia. Trama sospesa tra due respiri, tremante come fumo. E tu resti, pensiero in bilico, a chiederti se non sarebbe bastato…sapere. Semplicemente sapere, per muoverti senza catene, nel vento quieto del comprendere. Ai margini, ci si trasforma in pietra. La paura dilata il silenzio. Il disagio serra le ossa, come veleno gelido nel sangue.
Pensarci è arduo, ma necessario: non si può fare a meno dell’ombra. E poi ci ripensi. Il treno, lento e remoto, si perde nel crepuscolo del forse. E tu potresti restare sola, con il pensiero sospeso tra ciò che è stato e ciò che non tornerà mai.
Pensando a come a volte la paura ci blocca… ma parlarne è il primo passo per andare avanti.