Nello sguardo intimorito da soffice manto d’alabastro
si risveglia l’antica signora
incantata dalla fisionomia brizzolata di cattedrali e fontane
negli anfratti solitari di vicoli taciti
ancor più s’eleva il fascino rinomato
nell’atmosfera pacata e sofferta
mossa dal gemere di fragili virgulti
esacerbati per l’insolito fardello
singolari geometrie specchiate nel riflesso metallico
d’una dimensione inconsueta
donano all’iride rarefatte utopie d’un sogno che si fa vita
nelle risa adolescenziali soggiogate da illusioni bianche
7 febbraio 2012
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