In piena al barbaglìo d'iride azzurra
trabocca la tua luce oltre la sponda
disseta i campi con un balzo d'onda
e un trillo lene ai petali sussurra.
Ma se la nebbia cresce e s’allontana
il viso tuo che la mia fronte incava
mi scotta come terra sotto lava
l’attesa al buio tra la rena in chiana.
Se non è amore che d’aurora estasia
e mucido s’ammorba nel declino
solo furore per antonomasia
s’adorna ritto dallo specchio chino.
Tu sola chiave sei di quel lucchetto
sì che ritorni l’acqua nel suo letto.
15 giugno 2017
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Dover fingere indifferenza è più grave dell'ammissione di una colpa, è un'azione dolosa contro se stessi, di cui si dovrà rendere perennemente conto dinanzi al tribunale implacabile dell'anima.