La tua presenza si ricrea
e si scompone
nelle mie parole,
prima scritte e poi,
divenute voce,
prima pietre poi, suono
come quello della pioggia
che cade sulle ringhiere,
come il fruscio del vento
che leviga un mistero eterno
che richiama la mia anima
rimasta assopita e innamorata,
in una specie di grembo
a forma di cigno
con gli occhi chiusi
sulle tracce di un lago
dimenticato.
13 febbraio 2024
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“Nel ritorno a casa si prolunga l'anima tra le stanze e si scartano i sogni davanti a una finestra all'imbrunire.”