In vece tua la voce amata,
bramata, attesa, sperata
entra e fugge come folgore
a ciel sereno e sconvolge
l'ora umida del risveglio,
le mani annaspano l'aria
inseguendo ali azzurre
ed invece la tua voce
si manifesta solo in sogno
circolare giro d'indice
sul bordo del cristallo puro
a farsi suono in note ipnotiche
ed incorporee.
Se tu fossi fatto d'abbraccio,
se tu non fossi solo del sogno la lingua,
il senso, l'archetto ma strumento e fiato,
tasti e corde, in vece tua la voce
si farebbe corpo a divenirmi [in]canto.
19 aprile 2013
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