Indietro nel tempo
Giunse una piccola meraviglia,
e il tempo si ruppe come un filo:
d’un tratto vidi la bambina che fui
correre incontro ai miei giorni perduti.
Là, in un angolo remoto dell’anima,
s’alzò il vento delle stagioni antiche:
odore di legna, di pane appena sfornato,
la porta socchiusa di un’estate lontana,
il suono discreto di mani amorevoli
che mi ricomponevano il cuore
prima ancora che apprendessi il dolore,
e, mi parve di udire
quel silenzio che avvolgeva tutto,
puro come acqua di fonte:
un amore semplice,
così vero da non sapere parlare.
Ora i ricordi, ridestati,
camminano piano tra le stanze di me:
portano lume ai passi presenti,
e un tremito dolce
mi ricorda che ciò che è stato amato
non svanisce,
ma riposa in un luogo segreto,
finché un cenno del destino
non lo chiami di nuovo a tornare.
Aurora Sisi
2 dicembre 2025