Mi mordo le labbra
pensando
a come la tua mancanza
generi vortici di attesa.
Lieta sia
l’ora dell’incontro.
Immortale sia
l’attimo inquieto.
Nervosa
ostinata
la memoria rovisterà il ricordo
come un aratro
sulle zolle
di terra
rivolte.
Mi scoperchi sull’abisso di me
e io sento la vertigine del volo.
7 luglio 2013
Altri contenuti che potrebbero piacerti
Alcune donne pensano di agire furbamente circuendo l'oggetto del loro desiderio transitorio, supponendo così di averlo in possesso. Credono di essere loro a condurre il gioco e che, continuando così, otterranno un risultato soddisfacente. Ma ad una donna, e non ad una mera femminuccia, tale risultato si mostra sin da subito insufficiente. Caducabile per costituzione.