Io non sono il volto
Io non sono il volto che hanno disegnato per me,
sono ciò che resta quando tutti gli sguardi si spengono.
Sono la voce che ho imparato ad ascoltare
quando il mondo voleva solo silenzio da me.
Non sono nata per aderire,
ma per ricordarmi chi ero
prima che mi insegnassero a dubitarne.
E adesso che mi guardo, davvero,
vedo una forza che non chiede permesso
per esistere.
Io sono la mia misura,
anche quando trabocco.
Non chiedo spazio: lo respiro.
Non cerco approvazione: esisto.
Le attesa che mi si sono cucita addosso,
sono diventate fuoco della rinascita…
ogni misura un confine che ho scelto di disertare.
Essere donna non è un compito, è un essere…un luogo,
uno spazio, un infinito da navigare.
Ho imparato a urlare con lo sguardo.
Ho intrecciato spine tra le dita.
Non so più rimpicciolirmi.
Ogni ‘troppo’ che la vita mi ha gettato addosso
l’ho cucito in un mantello intriso di emozioni
e ora mi porto addosso il peso della mia libertà,
dignità, coraggio e rinascita
come una regina porta la corona:
non per vanità,
ma perché nessuno possa più togliermela.
Non devo spiegare la mia anima
La abito, la vivo, la scrivo…perché sono.
di Raffaella Frese