Io sono nato cattivo?
Io sono nato cattivo?
O forse il mondo ha inciso la sua lama
sulla mia pelle ancora tenera,
dipingendo ombre al posto dei colori.
Io sono cattivo?
O soltanto uno specchio deformato
dalla paura, dal rancore,
da quella voce che sussurra:
“Difenditi, prima che ti colpiscano.”
La cattiveria è il mio scudo,
la corazza che indosso
quando sento il vento farsi freddo,
quando gli occhi degli altri
brillano di giudizio.
Ma se la uso come spada,
taglio me stesso prima ancora
di ferire chi mi circonda.
E allora mi chiedo:
protezione o prigione?
Essere cattivo è una domanda sospesa,
non una risposta.
Può salvare dalla solitudine,
può distruggere ogni ponte.
Forse non esiste un “positivo” o un “negativo”,
ma soltanto la scelta quotidiana
di non lasciare che il buio
diventi l’unica mia voce.