Rincorro rotte, senza fiato, e ridescrivo luoghi.
Dalle note, ovattate, lo sento accanto il mio tempo.
Uscire, questo devo, dall'anello di archi miniato dal fato.
Riconosco i sentieri, sempre loro, crespi, tenaci e senza cielo,
perché il tempo crudele trattiene.
L'attimo, quello che esiste senza peccati trascorsi
e illazioni a venire, assaporo potente.
A volte strido appassionato.
Cede la mente
e tra i suoi sguardi divengo presente
27 febbraio 2021
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