Una chimera nei tuoi occhi saturi
di vuoto appare in lampo e si dissolve
quasi un riflesso al buio del binario.
Ma guance senza pianto m’allontana
lo spazio che si muove e ancora il fischio
ai timpani implacabile. Saluto
dentro, ché non ti guardo scomparire
solo la pioggia sulle mani in basso
‐ tenaglie al finestrino e dentro il cuore.
30 maggio 2017
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