Scrivo rime alla rinfusa
mentre la mia gatta
fa le fusa. Fuori piove,
fa freddo ed io mi scaldo
al tepore della stufa.
Sbuffo, sbaglio, non mi
vien la rima con abbaglio.
Sento bussare alla mia
porta: chi sarà a quest’ora
della notte?
Picchia sempre più forte
nel buio della notte.
Apro, ma non vedo nessuno.
Mi sarò addormentato
ed ho sognato.
Ma il cuore batte forte,
un’ombra si dissolve,
e nella quiete della notte
un mistero si evolve.
Ritorno alla mia sedia,
la gatta mi guarda attenta,
e mentre scrivo ancora,
la pioggia lenta rallenta.
30 luglio 2024
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