L'uomo che accende i sogni
Apri quella porta,
finestra su una strada sognante.
Scrivi tutti i nomi sui muri,
io entrerò e leggendoli mi sentirò a casa,
lascerò fuori i miei dolori, la solitudine
e volerò nel cielo stellato come un razzo velocissimo.
Accarezzerò la luna,
lei riderà con me, dei miei giorni più bui,
la luce mi avvolgerà,
Poi tornerò qui su questa sedia davanti ad uno schermo vuoto,
si spegnerà la luce nella sala silenziosa,
vibrerà forte il cuore, che rimbalzerà sulle pareti.
Dallo schermo giungono le prime immagini, inizia la magia,
quel fascio di luce mi attraversa, fa di me una sposa,
il velo bianco ricopre il volto, è sogno o finzione o realtà.
Tutto è vita donata da mani tremanti
che hanno svolto storie e sguardi raccontandoli lievemente.
Il sogno oggi è finito.
Le luci spente per sempre, nemmeno la bellezza si è salvata.
Con il cuore trafitto attraverso questa strada
come anima persa in una notte che non si fa giorno,
buia rimane lì,
appesa come un quadro al triste muro dell’indifferenza.