E’ sul gradino grafia che sbava
‐ lacrima di pioggia, breve.
Il nome latita
tra impronte piante.
In piega un viottolo
di righe incerte sul declivio.
Curve di strascico, pallore
fuori confine.
Grido è il mio nome a voce che rantola:
in cerchio il sangue spinge pugnali.
21 marzo 2018
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