La misura del rispetto

Ciò che si deve dare, è giusto darlo.
Ma sono i silenzi, vivi, presenti
a custodire i gesti più autentici.
Nei pensieri fugaci,
là dove il tempo non si conta,
abita la misura del rispetto.
Farsi ricordare per ciò che si è,
come natura ci ha voluti:
nudi, semplici, veri.
Quando il cielo ci accolse
nel suo mantello profumato,
non ci chiese perfezione,
ma solo di essere sinceri.
Siamo cresciuti con le nostre paure,
con difetti, che ci fanno umani.
E il creato, riflesso del mondo,
ci unisce nella stessa sostanza:
carne, ossa, fragilità.
Nessuno è più dell’altro. In ciò che è giusto
nasce il rispetto. E in ogni vita
abita una speranza. Senza di lei
vivere non si può.