E’ poesia,
la parola che penetra l'aria stagna di bruma,
che sfida il limite del tempo,
che spezza la schiavitù della materia.
5 novembre 2016
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Si può stringere la consapevolezza di quello che si è, ed essere inerme di fronte ad eventi che si ripetono con ciclicità, non una condizione di cambiamento, ma di spreco di energia. Rivoluzionari pensieri che non prendono corpo, nel ciclo vitale, non ghermiscono profondità.