A volte sei tumido, un cielo al battesimo
del temporale: due gote grigie
tengono il pianto all'altare chiamando
Eucaristie di lampi rosse come vino sbocciato
dal bicchiere. E se voglio capire quando verrà
giù la tua carne ,tu fingi stia rasserenando a nord.
Ma poi è solo una stella esplosa, il bagliore di
qualcosa che cade e si arrende. Tu mi dici:
" Guada, sorrido" Ed io so che è un taglio da cui
tenti la felicità, una smorfia che per me vesti da pagliaccio.
20 dicembre 2011
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