Scende l’alito fatato delle nuvole di ieri,
oramai inutile alla mia curiosità
sepolta di ardite certezze
e scoperte insaporite di bellezza,
che tenta l’assalto ultimo alle trincee
maturate su questa pelle novella.
Ed i suoni della meravigliosa luna
claudicante, affannata e dispersa
soffici si smarriscono negli echi
distanti la lunghezza dei nostri sguardi
dove evanescenti le nostre frasi
non più donate all’intento
ma semplici restano incorniciate
nella stanza dei quadri remoti
dove deporre le armi d’orgoglio
e lasciar crescere una magnolia stellata.
Raffaele di Ianni
16 gennaio 2013
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