La vostra notte ha un soprassalto dopo
regali d’ansia e spine trapiantate
nel fianco, spinte e risospinte a scopo
d’uno stupore crudo. Ostili fate
inaridire inchiostro ché il fondale
è ruvido alla verga. Grani d’oro
nel solco liquido scagliate a pale
per valli, e salto senza presa coro
di stecchi germina in stridore al gelo.
Dentro la carne restano saldate
spine d’innesto – ovunque seme vivo
da un fiore nella gora. Senza velo
il transito funereo come rate (1)
di rami decomposta nell'abbrivo.
(1) zattera
30 giugno 2017
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Ogni età ha il suo fascino, a volte evidente e immediatamente afferrabile, a volte nascosto, accessibile solo attraverso l'abile lettura delle mappe tracciate dal tempo, come un tesoro da scovare nel profondo di un forziere custodito nell'anima.