LACRIME DEL MATTINO

La sera si nascondeva in un cielo cupo,
tante nuvole ruotavano inseguendosi,
complice il vento che proveniva dal mare,
rari profumi indicavano un giorno che finiva.
Luccichii di stelle apparivano come magia,
marcando quel cielo che s'oscurava,
ed estasiato da una visione fantastica,
dolcemente fuggivano i miei pensieri.
Nel risveglio, dopo una notte di esplosioni,
lacrime copiose rigavano i mio viso,
una sensazione di freddo pungente,
alzando lo sguardo al cielo, mi dava
terrore e impotenza e mi nascondevo.
Tuoni lampi e assordanti crepitii,
il terrore di morti e fuoco di distruzione;
non riuscivo a muovermi, paralizzato,
affondando nella terra fattasi cenere.

Franco Maccioni