Combattono ai margini del mondo
le madri di strada.
Combattono a mani nude
protese come una preghiera
e i figli chiusi sul cuore.
Spezzano catene
nei rimorsi dei nostri giorni
con l’acciaio di sguardi
duri e orgogliosi.
Lacerano sicurezze
sull’altare della solitudine
immolate come madonne di povertà.
Piangono solo di notte
–animali feriti e solitari‐
Ma ogni lacrima che cade
racchiude mille domande
attende mille risposte.
Chiede solo
di essere raccolta.
C.aurora
Da “Nel migrar dei giorni” 2000
5 febbraio 2014
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Tormenti e gioie, da sempre, corrono al fianco dell’uomo: i miei piccoli fiori di campo vogliono essere dei momenti di sollievo alla sofferenza del vivere quotidiano. Come un fiore di campo, una poesia ha poche pretese ma con la sua tenerezza può rendere la vita un po’ più amabile.