seduto nella mia stanza colorata.all'improvviso il buio.ed era solo il preludio di una notte senza fine.sudavo sottoterra,scavavo nella roccia dura.era il male sempre più nero.le lacrime salate al punto che pensai...forse divento cieco...che orrore sarebbe...e le spalle strappate.in alto i pugni,per giorni interi,sfidare dio.scendi,non ti temo più perchè ho capito quanto sei malvagio.ora so che mi sbagliavo.dio non ha tempo per punire gli empi,non ha tempo di premiare i saggi.
7 aprile 2012
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