Appartengo ai luoghi
che mi hanno fatta umana:
il ventre di mia madre,
gli ulivi del Meridione,
le pagine dei libri
e i panni stesi al sole.
Appartengo al profumo antico
della terra dopo la pioggia,
al canto sussurrato dal vento
tra fronde silenziose,
alle voci che mi hanno nutrito
e alle radici che mi sorreggono.
Porto nel cuore l'eco di voci lontane,
di storie intrecciate a fili d'oro,
di sorrisi nati tra lenzuola bianche,
e di pagine consumate dal tempo.
E in ogni passo mi riconosco,
ogni memoria è un seme
che germoglia speranza,
ogni respiro è un ponte
tra il passato che mi ha formata
e il futuro che sto costruendo.