per meritare l'inizio del mondo
bisogna gridare dietro ogni sbarra che confina la libertà
e poi contemplare da dentro lo spavento e la gioia di essere vivi
e così sfiorare lentamente, dolcemente,
la forma dell'infinito
che riusciamo a percepire
sentire come un brivido sulla pelle
dalla nostra piccola cella persa nelle periferie dell'universo
dove noi tutti indistintamente
siamo così piccoli, così fragili
siamo gioia e spavento
padroni e schiavi di un alito di vento
sotto questo grigio cielo di periferia
14 gennaio 2025
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Marco Bo
http://cantidallaperiferiadelmondo.blogspot.it/2014/04/capo-daccusa-poesia\_3.html