Il profumo di sapone di Marsiglia
La musica che proveniva da quella vecchia radio
Le pareti che tacevano di tutti quei segreti che avevano udito
Le nottate ad avere paura
I giochi che facevano sognare di essere qualcuno
Le Estati con i ghiaccioli che sapevano di amore materno
Le fessure delle mani sporche di terra bagnata
Le prime parolacce
La sincerità che era nell’anima
Le giornate con la donna più bella a questo mondo…
Poi la voglia di crescere…
Addio Isola che non c’è,
ti rimpiango.