Mani Benedette

Che siano benedette 
le sagge mani 
dei lavoratori della terra, 
che, con il sudore, 
fecondano alberi da frutto, 
nutrendo radici affamate d'acqua
sotto il calore del sole, 
tra il profumo umido
della terra arata. 
Come le braccia di chi,
operaio edile, 
agisce sui cantieri all'ombra 
dei pericoli e degli sforzi per obbligo, 
mentre il ferro freddo e il cemento 
risuonano sotto i colpi della fatica. 
Che siano benedette le sagge mani 
di chi fa dell'arte il proprio lavoro, 
artigiano del legno per passione, 
sfiorando con dita esperte
la trama di venature antiche, 
modellando forme
che raccontano storie. 
E di chi, con la sua mente,
organizza  sul computer
programmi complessi, 
trasformando idee astratte
in ordine, 
tra il ticchettio ritmato della tastiera 
e la luce fredda dello schermo. 
Che siano benedette
anche le mani 
di quelle donne anonime, 
che, incessanti nei laboratori, praticano nel silenzio
dell'affanno e del sudore, 
tra fili, aghi e tessuti, 
intrecciando destini invisibili. 
Che siano benedette
tutte le mani che raccolgono
le lacrime dei più poveri, 
restituendo carità per le strade. 
Saranno le mani
più ricche e potenti del mondo,
l'insegnamento del sacrificio
per amore 
non sarà mai cancellato
dalla memoria dei suoi figli. 
Benedette mani, 
siate fedeli e feconde d'amore, 
nella pace dello spirito, 
e sarete forti lavoratori perfetti. 

Laura Lapietra  ©